ccfl
Tester per lampade CCFL dei display notebook

inverter

Probabilmente chi traffica coi computer ,come me ,si circonda anche di "cadaveri" da cui depredare i pezzi.
In questo articolo vediamo come utilizzare un inverter di recupero per trasformarlo in un tester per backlight lamps
o lampade CCFL (Lampada fluorescente a catodo freddo)
quelle che illuminano il display LCD dei notebook e non i display a LED ,tanto per intenderci
Se insieme all'inverter recuperate anche il cavetto originale con cui era attaccato alla motherboard eviterete di dover fare saldature microscopiche
Questo marchingegno pu0' tornare utile nel caso ci trovassimo a riparare un notebook acceso ma con schermo nero
senza illuminazione ma con delle immagini che si intravedono in controluce.
Sara' la lampada rotta o esaurita oppure l'inverter dello schermo che non funziona piu' ???
Potrebbe essere anche la motherboard che ha la sezione d'alimentazione dell'inverter guasta, e questa si' che sarebbe una bella gatta da pelare.
ma torniamo al nostro tester
Testare un inverter non e' semplice
primo perche' la sua tensione di uscita si aggira intorno agli 800v in alternata e non tutti i multimetri hobbystici ci arrivano
secondo perche' nel tentativo di misurare la tensione potreste creare un archetto pirotecnico e distruggere l'inverter in esame
oltre a rischiare di prendervi una bella scoppola, non mortale, visto che la corrente e' di pochissimi milliampere, ma se a prendersela e' qualcun altro sarebbe meglio :)

OCCORRENTE :
elementi

  • 1 inverter di recupero
    non ha importanza il tipo, non dobbiamo vederci un film ma solo provare per un secondo se le lampade si accendono
  • 1 stabilizzatore tipo 7805
    (con 1 euro ve ne danno 2 o 3) necessario per la tensione ON del nostro inverter
  • Una spanna di filo elettrico
    per i collegamenti
  • 1 Pulsante
    per l?accensione del tester
  • 1 contenitore
    dove riporre il tutto
  • 1 batteria da 9v con relativo attacco
    se si vuol rendere il tester portatile
    OPPURE un alimentatorino con relativa presa di connessione

Un tester (multimetro) semplifica la vita

Il circuito di per se e' banale:
schema

Purtroppo pero' i contatti d'alimentazione degli inverter non sono standardizzati. Esistono da 3 fino a 17 contatti.
Per il nostro circuito dobbiamo conoscere 3 contatti: + , - , ON . Gli altri (luminosita'/contrasto ecc.) non ci interessano
La cosa ideale,ma difficile, sarebbe cercare su internet le specifiche di quel particolare modello d?inverter oppure avere fortuna
e possedere un inverter con serigrafia stampigliata dei contatti
Comunque in via del tutto empirica e' semplice trovarli
fusibili Per il + basta cercare nei dintorni
della presa contatti un fusibile (spesso siglato con una F)
e risalire al contatto sul connettore.
Magari utilizzando un tester e' meglio :)
massa Per il - , sempre con un tester
cercate la continuita' tra un punto di massa qualsiasi dell?inverter
(es. il foro della vite di fissaggio) e il relativo contatto sul connettore
Sul connettore puo' esserci piu' di una massa ma non ha importanza
...a noi una ne serve, comunque segnatevi la posizione di
tutte le masse (-) che trovate perche' ci serviranno nel punto successivo

Per l?ON invece dovrete fare alcune prove prima di chiudere definitivamente nel contenitore il circuito: attaccate la batteria (o l'alimentatore) e con il filo dei 5v (quello giallo nello schema) toccate un punto libero del connettore EVITANDO I PUNTI DI MASSA che vi siete segnati prima,premete il pulsante e vedete se il monitor si illumina.
Se si l'avete trovato.. se no allora provate con un altro contatto, nessun pericolo di rotture e nessun pericolo di scosse a patto che stiate lontano dal connettore che va al display e dal trasformatore li' vicino
pericolo

PRECISAZIONI

Ad onor di cronaca bisogna dire che generalmente gli inverter han bisogno di 12v (esistono da 5v a oltre 20v)
ma per la portabilita' e l'utilizzo specifico come test veloce anche una batteria da 9v potrebbe andar bene
(Dipende dal voltaggio d'uso dell'inverter che avete recuperato. In alternativa alimentatorino e via)
Per chi usa invece l'alimentatore ed ha spazio nel contenitore per dotare il 7805 di un'aletta di raffreddamento, l'ideale sarebbe un 12v 250mA
Personalmente ho utilizzato un ali da 9v perche' nel mio contenitore plastico non c'era spazio per alette.
Ho provato diversi display e tutti si sono accesi , a volte luce un po' moscia ma sufficente a farmi capire che le CCFL erano sane
Per la tensione sull'ON questa generalmente e' di 3,3v o 5v . Noi per praticita' circuitale ne diamo 5
Va bene lo stesso, ma se intendete costruire un inverter "fisso" e non solo a scopo di test (2 secondi e via) dovrete tenerne conto e applicare le modifiche circuitali necessarie

prototipo finale


Conclusione

Adesso col nostro tester torniamo al notebook guasto, senza accenderlo staccate la presa display dal suo inverter originale e collegatela al tester
premete il pulsante e vedete se la lampada del monitor si accende.
Anche se rimangono zone d'ombra non fa niente (e' dovuto alle tensioni non corrette del tester su quel particolare display)
L?importante e' che qualcosa si illumini cosi' da escludere una rottura della lampada CCFL

Se si accende allora passate a controllare l'inverter originale, il problema non e' nelle lampade.
Ora sapete come cercare le tensioni principali che gli servono e che esiste un fusibile che si puo' rompere
Un'occhiatina anche al pulsantino che spegne lo schermo quando chiudiamo il "coperchio" non guasta

Se invece il notebook si accende ma lo schermo e' buio pesto, anche in controluce , allora all' 80% il problema risiede nella scheda grafica interna.
Se poi la grafica e' della serie bacata Nvidia 8xxx allora e' quasi sicuro.
Molti notebook hanno una presa VGA cui collegare un monitor esterno. Per escludere che ad essere guasto sia proprio il display del notebook o la scheda grafica,
collegatelo ad un monitor e accendete il computer . Se e' nero pure l'esterno siete fritti ....scheda grafica molto probabilmente ko
Attenzione molti notebook per attivare il monitor esterno richiedono la pressione di una combinazione di tasti:
Fn(tenerlo premuto) + tasto monitor (spesso e' sotto F4 e si riconosce dal simbolo di un rettangolo con due barre verticali ai lati)
Prima di gettarvi dal balcone rimane un 20% di possibilita' che il problema sia causato da una memoria del notebook guasta
Molti notebook hanno video con memoria condivisa, questo vuol dire che la scheda grafica funziona attingendo quel che gli serve dalla memoria di base del notebook
Aprite lo sportellino sotto e se avete due memorie toglietene una e provate. Se neanche cosi' cambia qualcosa togliete la memoria rimasta nel notebook e rimettete quella che avevato tolto prima
Provate di nuovo, niente ???? evabbe', tanto la finestra del balcone l'avevate gia' aperta prima. :)
In caso di scheda video guasta cercate su google (ovviamente non col vostro notebook hihihihihihi) i seguenti termini:



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